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cippi a frinco 21/5/2020
Percorso Piloni votivi e Cippi di Frinco 14/10/2011

Il percorso dei Piloni votivi e Cippi ricordo di Frinco si snoda tra le colline circostanti il concentrico di Frinco (AT), a circa 5 chilometri a nord-ovest di Castell’Alfero, ed è idoneo ad essere percorso a piedi oppure in mountain bike.
Il tragitto ha un richiamo storico in quanto si incontrano lungo il percorso 4 piloni votivi dedicati alla Madonna costruiti circa 150 anni fa, ma perfettamente conservati grazie ad un recente restauro, e 3 cippi, edificati recentemente con vecchi mattoni, richiamanti eventi storici di Frinco; lungo il cammino si potranno osservare anche varie attrattive frinchesi.
L'itinerario si sviluppa prevalentemente su strade sterrate e tocca punti di particolare pregio paesaggistico da dove si possono ammirare i Paesi della vallata del torrente Versa sino a Villadeati e più in là sino all'arco alpino dal Monterosa a nord sino al Monviso ad ovest.

Percorso PILONI VOTIVI E CIPPI DI FRINCO
- Segnaletica: nessuna
- Difficoltà: T (turistico)
- Lunghezza: km. 4,48 km
- Tempo di percorrenza: 1 ora e 30 minuti

DESCRIZIONE
La partenza del percorso è dalla Località Cascinotto di Frinco (AT) dove nello spiazzo erboso si trova il primo Cippo che richiama alla memoria un rastrellamento del 1943, ad opera delle truppe tedesche e repubblichine a danno dei partigiani.
Di qui ci si dirige verso sud-est, allontanandoci in direzione opposta al concentrico di Frinco, prendendo al bivio su sterrato a destra per una stradina sempre sterrata che entra in salita a mezza costa in una zona boscosa. Dopo essere giunti sulla sommità della collina ed aver cominciato a discenderla dal lato opposto troviamo il secondo cippo sul Bricco Marina, costruito a ricordo della venuta su quell'altura di Vittorio Emanuele III Re d'Italia nell'agosto del 1928, salito fin lassù per ammirare le Grandi Manovre militari svoltesi nella Valle Versa.
Tornati sui nostri passi sino allo spiazzo di partenza ed attraversata la strada asfaltata percorriamo su strada inghiaiata a lato di un’abitazione. La stradina poco dopo diviene sterrata e si infila in un boschetto restando a mezza costa e poi sul crinale tra i vigneti. Qui troviamo a destra il Pilone di Maria Immacolata.
Proseguendo si può godere del bel panorama sul castello medievale di Frinco e sulla Valle Versa.
Dopo poche centinaia di metri al termine di una ampia curva della stradina sterrata incontriamo a destra il Pilone celeste dedicato a Maria Ausiliatrice.
Poco più avanti vi è un incrocio con una stradina asfaltata: proseguiamo a destra e poco dopo possiamo godere di bei panorami sia a sinistra che a destra lato che offre una bella veduta su Frinco.
Iniziata la discesa prendiamo quasi subito un bivio a sinistra su sterrata.
Qui a sinistra, un po’ nascosto vi è il Pilone celeste di Maria Consolatrice.
Proseguiamo quindi su sterrata in salita, costeggiando una tettoia agricola ed un recinto per bovini. Dopo un centinaio di metri prendiamo a sinistra tra i noccioli e cominciamo a scendere incontrando a destra il Pilone della Madonna del Rosario, rialzato rispetto alla strada che scende decisa.
Transitando proprio accanto al pilone proseguiamo sul sentierino tra la vegetazione, cominciando a scendere ed incontrando una strada sterrata che in breve ci conduce in discesa al cimitero di Frinco, dove inizia l’asfalto.
Ci dirigiamo poi verso il concentrico e dopo aver incontrato a sinistra il Parco della Rimembranza, rimanendo a mezza costa proseguiamo dritti per via Castello fra le case, giungendo in Piazza Umberto I°.
Qui sull’abitazione a lato dell’Ufficio Postale vi è una lapide che ricorda la visita del Re nel 1928, poco sopra ammiriamo invece il bel castello.
Proseguendo transitiamo a destra del campanile della parrocchiale, che si trova stranamente lontana diverse decine di metri, in discesa e dopo una curva a gomito a destra possiamo osservare i bei voltoni in laterizio che reggono la sovrastante piazza.
Poco dopo giungiamo ad un incrocio e prendiamo a destra in discesa transitando a lato di uno spiazzo erboso dove vi è un cannone a ricordo dei Caduti.
Vi è dopo pochi metri un incrocio: attraversiamo via Vittorio Emanuele II e prendiamo la stradina asfaltata per Località Variglie, dopo un centinaio di metri girandoci indietro possiamo osservare un bel scorcio su Frinco.
Avanzando ancora la strada si inerpica decisa in curva; quasi terminata la salita sulla sinistra vi è una stradina erbosa tra le vigne: percorrendola dopo un centinaio di metri vi è il terzo Cippo sulla collina Monferrina da dove, si udivano i solenni canti religiosi dei Padri Giuseppini di Asti, occupanti il castello dal 1893 al 1958. Qui si può godere di una bella veduta sul castello.
Ritornati indietro sull’asfalto dopo pochi passi in salita giungiamo al punto di partenza. 

Percorso Piloni votivi e Cippi di Frinco 14/10/2011

Il percorso dei Piloni votivi e Cippi ricordo di Frinco si snoda tra le colline circostanti il concentrico di Frinco (AT), a circa 5 chilometri a nord-ovest di Castell’Alfero, ed è idoneo ad essere percorso a piedi oppure in mountain bike.
Il tragitto ha un richiamo storico in quanto si incontrano lungo il percorso 4 piloni votivi dedicati alla Madonna costruiti circa 150 anni fa, ma perfettamente conservati grazie ad un recente restauro, e 3 cippi, edificati recentemente con vecchi mattoni, richiamanti eventi storici di Frinco; lungo il cammino si potranno osservare anche varie attrattive frinchesi.
L'itinerario si sviluppa prevalentemente su strade sterrate e tocca punti di particolare pregio paesaggistico da dove si possono ammirare i Paesi della vallata del torrente Versa sino a Villadeati e più in là sino all'arco alpino dal Monterosa a nord sino al Monviso ad ovest.

Percorso PILONI VOTIVI E CIPPI DI FRINCO
- Segnaletica: nessuna
- Difficoltà: T (turistico)
- Lunghezza: km. 4,48 km
- Tempo di percorrenza: 1 ora e 30 minuti

DESCRIZIONE
La partenza del percorso è dalla Località Cascinotto di Frinco (AT) dove nello spiazzo erboso si trova il primo Cippo che richiama alla memoria un rastrellamento del 1943, ad opera delle truppe tedesche e repubblichine a danno dei partigiani.
Di qui ci si dirige verso sud-est, allontanandoci in direzione opposta al concentrico di Frinco, prendendo al bivio su sterrato a destra per una stradina sempre sterrata che entra in salita a mezza costa in una zona boscosa. Dopo essere giunti sulla sommità della collina ed aver cominciato a discenderla dal lato opposto troviamo il secondo cippo sul Bricco Marina, costruito a ricordo della venuta su quell'altura di Vittorio Emanuele III Re d'Italia nell'agosto del 1928, salito fin lassù per ammirare le Grandi Manovre militari svoltesi nella Valle Versa.
Tornati sui nostri passi sino allo spiazzo di partenza ed attraversata la strada asfaltata percorriamo su strada inghiaiata a lato di un’abitazione. La stradina poco dopo diviene sterrata e si infila in un boschetto restando a mezza costa e poi sul crinale tra i vigneti. Qui troviamo a destra il Pilone di Maria Immacolata.
Proseguendo si può godere del bel panorama sul castello medievale di Frinco e sulla Valle Versa.
Dopo poche centinaia di metri al termine di una ampia curva della stradina sterrata incontriamo a destra il Pilone celeste dedicato a Maria Ausiliatrice.
Poco più avanti vi è un incrocio con una stradina asfaltata: proseguiamo a destra e poco dopo possiamo godere di bei panorami sia a sinistra che a destra lato che offre una bella veduta su Frinco.
Iniziata la discesa prendiamo quasi subito un bivio a sinistra su sterrata.
Qui a sinistra, un po’ nascosto vi è il Pilone celeste di Maria Consolatrice.
Proseguiamo quindi su sterrata in salita, costeggiando una tettoia agricola ed un recinto per bovini. Dopo un centinaio di metri prendiamo a sinistra tra i noccioli e cominciamo a scendere incontrando a destra il Pilone della Madonna del Rosario, rialzato rispetto alla strada che scende decisa.
Transitando proprio accanto al pilone proseguiamo sul sentierino tra la vegetazione, cominciando a scendere ed incontrando una strada sterrata che in breve ci conduce in discesa al cimitero di Frinco, dove inizia l’asfalto.
Ci dirigiamo poi verso il concentrico e dopo aver incontrato a sinistra il Parco della Rimembranza, rimanendo a mezza costa proseguiamo dritti per via Castello fra le case, giungendo in Piazza Umberto I°.
Qui sull’abitazione a lato dell’Ufficio Postale vi è una lapide che ricorda la visita del Re nel 1928, poco sopra ammiriamo invece il bel castello.
Proseguendo transitiamo a destra del campanile della parrocchiale, che si trova stranamente lontana diverse decine di metri, in discesa e dopo una curva a gomito a destra possiamo osservare i bei voltoni in laterizio che reggono la sovrastante piazza.
Poco dopo giungiamo ad un incrocio e prendiamo a destra in discesa transitando a lato di uno spiazzo erboso dove vi è un cannone a ricordo dei Caduti.
Vi è dopo pochi metri un incrocio: attraversiamo via Vittorio Emanuele II e prendiamo la stradina asfaltata per Località Variglie, dopo un centinaio di metri girandoci indietro possiamo osservare un bel scorcio su Frinco.
Avanzando ancora la strada si inerpica decisa in curva; quasi terminata la salita sulla sinistra vi è una stradina erbosa tra le vigne: percorrendola dopo un centinaio di metri vi è il terzo Cippo sulla collina Monferrina da dove, si udivano i solenni canti religiosi dei Padri Giuseppini di Asti, occupanti il castello dal 1893 al 1958. Qui si può godere di una bella veduta sul castello.
Ritornati indietro sull’asfalto dopo pochi passi in salita giungiamo al punto di partenza. 

Percorso Piloni votivi e Cippi di Frinco 14/10/2011

Il percorso dei Piloni votivi e Cippi ricordo di Frinco si snoda tra le colline circostanti il concentrico di Frinco (AT), a circa 5 chilometri a nord-ovest di Castell’Alfero, ed è idoneo ad essere percorso a piedi oppure in mountain bike.
Il tragitto ha un richiamo storico in quanto si incontrano lungo il percorso 4 piloni votivi dedicati alla Madonna costruiti circa 150 anni fa, ma perfettamente conservati grazie ad un recente restauro, e 3 cippi, edificati recentemente con vecchi mattoni, richiamanti eventi storici di Frinco; lungo il cammino si potranno osservare anche varie attrattive frinchesi.
L'itinerario si sviluppa prevalentemente su strade sterrate e tocca punti di particolare pregio paesaggistico da dove si possono ammirare i Paesi della vallata del torrente Versa sino a Villadeati e più in là sino all'arco alpino dal Monterosa a nord sino al Monviso ad ovest.

Percorso PILONI VOTIVI E CIPPI DI FRINCO
- Segnaletica: nessuna
- Difficoltà: T (turistico)
- Lunghezza: km. 4,48 km
- Tempo di percorrenza: 1 ora e 30 minuti

DESCRIZIONE
La partenza del percorso è dalla Località Cascinotto di Frinco (AT) dove nello spiazzo erboso si trova il primo Cippo che richiama alla memoria un rastrellamento del 1943, ad opera delle truppe tedesche e repubblichine a danno dei partigiani.
Di qui ci si dirige verso sud-est, allontanandoci in direzione opposta al concentrico di Frinco, prendendo al bivio su sterrato a destra per una stradina sempre sterrata che entra in salita a mezza costa in una zona boscosa. Dopo essere giunti sulla sommità della collina ed aver cominciato a discenderla dal lato opposto troviamo il secondo cippo sul Bricco Marina, costruito a ricordo della venuta su quell'altura di Vittorio Emanuele III Re d'Italia nell'agosto del 1928, salito fin lassù per ammirare le Grandi Manovre militari svoltesi nella Valle Versa.
Tornati sui nostri passi sino allo spiazzo di partenza ed attraversata la strada asfaltata percorriamo su strada inghiaiata a lato di un’abitazione. La stradina poco dopo diviene sterrata e si infila in un boschetto restando a mezza costa e poi sul crinale tra i vigneti. Qui troviamo a destra il Pilone di Maria Immacolata.
Proseguendo si può godere del bel panorama sul castello medievale di Frinco e sulla Valle Versa.
Dopo poche centinaia di metri al termine di una ampia curva della stradina sterrata incontriamo a destra il Pilone celeste dedicato a Maria Ausiliatrice.
Poco più avanti vi è un incrocio con una stradina asfaltata: proseguiamo a destra e poco dopo possiamo godere di bei panorami sia a sinistra che a destra lato che offre una bella veduta su Frinco.
Iniziata la discesa prendiamo quasi subito un bivio a sinistra su sterrata.
Qui a sinistra, un po’ nascosto vi è il Pilone celeste di Maria Consolatrice.
Proseguiamo quindi su sterrata in salita, costeggiando una tettoia agricola ed un recinto per bovini. Dopo un centinaio di metri prendiamo a sinistra tra i noccioli e cominciamo a scendere incontrando a destra il Pilone della Madonna del Rosario, rialzato rispetto alla strada che scende decisa.
Transitando proprio accanto al pilone proseguiamo sul sentierino tra la vegetazione, cominciando a scendere ed incontrando una strada sterrata che in breve ci conduce in discesa al cimitero di Frinco, dove inizia l’asfalto.
Ci dirigiamo poi verso il concentrico e dopo aver incontrato a sinistra il Parco della Rimembranza, rimanendo a mezza costa proseguiamo dritti per via Castello fra le case, giungendo in Piazza Umberto I°.
Qui sull’abitazione a lato dell’Ufficio Postale vi è una lapide che ricorda la visita del Re nel 1928, poco sopra ammiriamo invece il bel castello.
Proseguendo transitiamo a destra del campanile della parrocchiale, che si trova stranamente lontana diverse decine di metri, in discesa e dopo una curva a gomito a destra possiamo osservare i bei voltoni in laterizio che reggono la sovrastante piazza.
Poco dopo giungiamo ad un incrocio e prendiamo a destra in discesa transitando a lato di uno spiazzo erboso dove vi è un cannone a ricordo dei Caduti.
Vi è dopo pochi metri un incrocio: attraversiamo via Vittorio Emanuele II e prendiamo la stradina asfaltata per Località Variglie, dopo un centinaio di metri girandoci indietro possiamo osservare un bel scorcio su Frinco.
Avanzando ancora la strada si inerpica decisa in curva; quasi terminata la salita sulla sinistra vi è una stradina erbosa tra le vigne: percorrendola dopo un centinaio di metri vi è il terzo Cippo sulla collina Monferrina da dove, si udivano i solenni canti religiosi dei Padri Giuseppini di Asti, occupanti il castello dal 1893 al 1958. Qui si può godere di una bella veduta sul castello.
Ritornati indietro sull’asfalto dopo pochi passi in salita giungiamo al punto di partenza. 

 


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