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0035 - FERRO da stiro quadrello 30/12/2020

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OGGETTO:  ferro da stiro quadrello (in piemontese Fer da stiré) 


USO:
questo semplice attrezzo, primo antenato dei moderni ferri a vapore elettrici, veniva utilizzato per stirare. Prevalentemente d’uso famigliare viste la semplicità ed anche le ridotte dimensioni del ferro, veniva però anche usato dal sarto che ne sfruttava la maneggevolezza e la sagomatura che permettevano di compiere lavori di stiratura precisi, quali l’insinuarsi nelle pieghe più piccole e scomode, che un ferro più grande non avrebbe potuto stirare.


UTILIZZO:
il ferro da stiro veniva appoggiato per un certo tempo su di una stufa od un braciere, fonte di calore che per contatto riscaldava la piastra dell’attrezzo. Una volta caldo lo si impugnava per l’apposito manico e lo si faceva scorrere sul tessuto da stirare, avendo cura di eliminare le pieghe indesiderate ed invece fissare quelle che facevano parte del capo d’abbigliamento o d’arredamento.
L’autonomia e di conseguenza i tempi necessari a stirare erano brevi: bisognava avere vicino la stufa per riscaldare nuovamente il ferro una volta che la sua piastra si fosse raffreddata.


ACCESSORI:
gli accessori di questo tipo di ferro, detto quadrello, erano gli eventuali fregi che adornavano la piastra o la sua parte superiore.
Nel ferro riprodotto nel disegno allegato ad abbellire la piastra di stiro vi sono 2 serpenti, differenti fra loro, ed una cornice che decora tutto il perimetro del ferro.
Da evidenziare che nel forgiare la piastra si dava un maggior spessore nella zona della punta, questo per trattenere più calore nel punto di maggior lavoro.


ANEDDOTI : 
Dato che l’impugnatura del ferro non era dotata di un manico in legno, per evitare di scottarsi la mano si utilizzava un guanto imbottito senza dita oppure una presina, fatta da ritagli di stoffe differenti di recupero, cucite insieme fra loro.


NOTE:
vi erano altre tipologie di ferro da stiro oltre al “quadrello”:
Il ferro a cassetta, che permetteva una maggiore autonomia al ferro da stiro, visto che la fonte di calore necessaria a riscaldare la piastra era dentro il ferro. Infatti tra la piastra di stiro e l’impugnatura aveva un alto contenitore per la brace od il carbone di legna. Questo contenitore aveva varie aperture per lasciare fuoriuscire i vapori della combustione, areatori che abbellivano notevolmente il ferro da stiro, usato spesso oggi come soprammobile.
Il ferro ad anima permetteva anch’esso una discreta autonomia perché aveva a sua volta un vano fra piastra e manico, ma molto più basso. Qui veniva introdotta una apposita anima di ghisa che in precedenza era stata arroventata direttamente fra le braci di un focolare.
A loro volta i tipi di ferro avevano sagomature differenti a seconda dell’utilizzo a cui erano destinati.


COSTRUZIONE:
il materiale costruttivo di questo attrezzo è il ferro. 


DISEGNO ORTOGRAFICO:

in allegato il file .PDF in formato A3 in cui vi è il disegno ortografico in scala, con tutte le quote e relativi materiali costruttivi, dell’attrezzo descritto.

  

 

 
 

 
 

 
 

 


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